martedì 29 novembre 2011

CONCORSO: I ROBOT NEL 2050

Caro Lettore, come già sai, abbiamo deciso di partecipare al  prossimo concorso di Robotica 

Ecco il nostro progetto:











Classe 3° a Tempo Pieno

Scuola Primaria Salvo D’Acquisto
Istituto Comprensivo Lari (PI)


Nel 2050, fatto un rapido calcolo, avremo 47 anni (vecchissimi!...)
Pensiamo a come potranno essere  la casa, l'ambiente e la natura e i parchi giochi grazie all'aiuto dei robot.


ARGOMENTO SCELTO

  • Il parco-giochi


VISION

  • Per questo progetto si parte dall’idea che prima di tutto dobbiamo stare in pace noi, poi  possiamo guardare cosa fanno anche le altre persone.



IL PROBLEMA
  • Come ci si accorge che i bambini non sono più nella situazione migliore per convivere pacificamente?



LANCIO DELLE IDEE 
E
 DECISIONI PRESE




LE CARATTERISTICHE ESSENZIALI
  • Aiutare la convivenza pacifica
  • Essere ecologico
LANCIO DELLE IDEE
Leonardo: il nostro robot avrà un’antenna che capta i pensieri …
Gianluca: un robot che possiede un sensore avanzatissimo di pensiero che sente i pensieri di aggressività dei bambini che stanno, per esempio, per “menarsi”. (Credo che possiamo metterli anche insieme PARCO-GIOCHI e AMBIENTE, perché quello che diciamo non riguarda solo i bambini). Non va con le maniere forti questo robot, ma cerca di aggiustare la situazione parlando con loro, attraverso il dialogo.
Leonardo: Ha mini-pale eoliche sulla testa per prendere energia.
Adam: ha sensori visivi anche dietro e riesce a vedere dove sono le persone.
Sebastian: Quando i bambini si picchiano l’antenna si muove e dà il segnale
Gianluca: Deve spiegare con le buone
Dario: Ha una scheda madre grossissima che deve sapere dove sono i bimbi e calmarli. Magari si trasforma in un giocattolo e li calma
Andrea: Dobbiamo mettergli un computer nella testa che vede i bambini che litigano o che hanno voglia di litigare. Rossi quelli che vogliono litigare, e gli altri verdi. Come una specie di mappa, viene visualizzato tutto in un display che tutti possono vedere. A questo punto il robot va lì da loro e li fa ragionare con giochi tranquilli.
Dario: La scheda madre si può posizionare nella pancia del robot
Martina: Il robot si potrebbe dividere in due, dato che i bambini che litigano sono in due, e ognuno sta con uno di loro per parlarci e calmarli. Nel display il robot vede anche sé stesso e così sa dove dirigersi.
Dario: Nel robot c’è anche l’infrarossi che filma tutto

DECISIONI CONDIVISE
• possiede un sensore avanzatissimo di pensiero che sente i pensieri di aggressività dei bambini che stanno, per esempio, per “menarsi”.
• Non va con le maniere forti questo robot, ma cerca di aggiustare la situazione parlando con i bambini, attraverso il dialogo.
• Ha mini pale eoliche sulla testa per prendere energia.
• Oltre all’antenna, ha sensori visivi e riesce a vedere dove sono le persone.
• Quando i bambini si picchiano l’antenna dà il segnale
• Deve spiegare con le buone
• Deve sapere dove sono i bimbi e calmarli.
• Vede i bambini che litigano o che hanno voglia di litigare. Rappresentati  sul display come pallini rossi quelli che vogliono litigare, e gli altri verdi. Come una specie di mappa.
• Il robot si “divide”
• Nel display il robot vede anche sé stesso e così sa dove dirigersi.



L’ASPETTO DEL ROBOT

LANCIO DELLE IDEE
Gianluca: Il robot ha il display sulla pancia.
Leonardo: Può avere la forma di un fiore
Dario: di un uovo
Gianluca: Darei al robot le sembianze di un umano, vestito come gli umani, un umanoide
Dario: non sono molto d’accordo, è meglio capire che è un robot…
Matteo S.: …sennò poi non vuole più tornare com’era!


DECISIONI CONDIVISE:
• Il nostro robot ha l’aspetto di un fiore
• Di una margherita

LANCIO DELLE IDEE
Leonardo: Per me i sensori del robot sono i petali
Gianluca: riguardo all’idea di Martina: il robot non solo si divide in due parti, ma in più parti
Martina: …queste parti possono essere i petali! Poi, una volta che i petali sono andati dai bambini a mettere pace, sul fiore ricrescono
Leonardo: I petali producono energia perché hanno minuscole e potentissime pale eoliche che non si vedono a occhio nudo
Alessandro: il display potrebbe essere nel centro del fiore
Leonardo: il display non deve stare in tutti i petali, sennò consuma troppo. Basta un solo display
Matteo F.: il display va bene al centro per me
Martina: il display è un ologramma

DECISIONI CONDIVISE
• I sensori di “rabbia e tranquillità” stanno nei petali
• I petali si staccano dal fiore appena c’è bisogno e vanno a mettere pace, poi tornano al loro posto nella corolla del fiore
• I petali producono energia perché hanno minuscole e potentissime pale eoliche che non si vedono a occhio nudo

LANCIO DELLE IDEE
Leonardo: il fiore fa ragionare il bambino e il display si attiva al centro sulla faccia del fiore
Erika: sul gambo potrebbe esserci una foglia e il display potrebbe essere lì
Dario: il display nel fiore ha occhi e bocca e questo è visibile solo al fiore
Matteo S.: se il display non funziona spunta un naso e dice “sento puzza di arrabbiatura”, e i petali partono
Leonardo: Lo vede lui il display, ma con un ologramma lo fa vedere anche agli altri
Matteo F.: ci potrebbero essere anche pallini arancioni che segnalano i bambini che stanno per alterarsi
Sebastian: anche pallini gialli, cioè prima che diventino arancione.
Gianluca: Così i petali pacificatori possono intervenire proprio ai primi “sintomi”. La stessa cosa si potrebbe applicare anche per l’ambiente, per comportamenti scorretti verso l’ambiente
Martina: Il display-ologramma si chiama “rabbia e tranquillità”
Alessandro: ma se un bambino sta per fare un dispetto di che colore sarà?
Leonardo: Arancione!
Matteo S.: I petali devono essere veloci
Martina: Veloci come razzi! Devono arrivare prima che i pallini siano diventati rossi
Alessia: Ma i petali come fanno a ritornare al loro posto quando hanno finito il loro lavoro?
Martina: Non devono mica ritornare al loro posto, ricrescono da soli sul fiore
Leonardo: Non sono d’accordo! In questo modo si sprecherebbe inutilmente energia. Invece secondo me devono tornare al loro posto nella corolla del fiore
Erika: oppure entrano da sotto il gambo, salgono su al loro posto e producono energia….
Dario: I petali non si ricreano ma tornano al loro posto!
Gianluca: i petali con un sistema tecnologico hanno un mini specchietto che con il teletrasporto li fa ritornare al loro posto rapidissimamente

DECISIONI CONDIVISE
• La “faccia” del fiore ha occhi (sensori visivi), bocca (per parlare) e naso (sensore olfattivo, per la puzza di arrabbiatura) e quando i petali sono riusciti a far “ragionare” il bambino un sorriso si attiva al centro, sulla faccia del fiore
• Nella mappa-display dei pallini ci sono anche pallini gialli e arancione, che segnalano i bambini che stanno per alterarsi (pallini gialli: prima che diventino arancione).
• Display: ad ologramma
• Il display-ologramma con i pallini gialli/arancione-rossi-verdi si chiama “rabbia e tranquillità”
• I petali devono essere veloci come razzi! Devono arrivare prima che i pallini siano diventati rossi
• I petali, una volta fatto il loro lavoro di pacificatori, col teletrasporto tornano al loro posto nella corolla del fiore e si ricaricano con energia pulita (eolica)

LANCIO DELLE IDEE
Erika: …la foglia può guidare il petalo
Leonardo: La foglia del fiore potrebbe essere una specie di mano che stringe la mano al bambino che si è calmato
Martina: Non mi piace la manina che esce dalla foglia. La foglia rimane foglia e stringe la mano al bambino, non diventa una mano.
Erika: è la foglia che stringe la mano, non la manina che esce dalla foglia!

DECISIONI CONDIVISE
• La foglia del fiore si mette nella posizione come quella di una mano che stringe la mano al bambino che si è calmato

LANCIO DELLE IDEE
Matteo S.: l’altezza del fiore è cento centimetri
Dario: è alto come i bambini
Alessandro: è alto come te maestra
Sebastian: è alto due metri
Martina: no, deve essere alto come i bambini, sennò si spaventano!

DECISIONI CONDIVISE
• Il fiore è alto come i bambini

LANCIO DELLE IDEE
Federico: è l’uomo che comanda il robot, perché è lui che l’ha costruito, ed è lui che lo comanda

DECISIONI CONDIVISE
•  è l’uomo che comanda il robot




IL NOME DEL ROBOT


LANCIO DELLE IDEE
• flower robot
• War terminator
• yellow flower robot
• super war terminator

DECISIONE CONDIVISA
• Peace Flower Robot


IL DISEGNO


Un possibile  parco giochi del 2050, dove PeaceFlower potrebbe stare


3 commenti:

  1. queste idee meravigliose mi fanno venire il nodo alla gola sapendo che sono dei bambini a pensarle. auguri per il vostro robot

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  2. cari bimbi della 3 A sono veramente fiera di voi Bea la mamma di Leo

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  3. mi è piaciuto molto perchè queste idee meraviglose anche se cero e non lò fatto
    sono stupita

    alessia mambretti

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